venerdì, novembre 03, 2006

io sulla neve



interrompo il silenzio. mi sono rotta di non scrivere.
poi mi sono rotta anche di studiare (soprattutto di tradurre testi a caso per tenermi allenata) e questa è un'ottima distrazione...

fuori nevica di nuovo, piccoli fiocchettini, ma sempre più fitti. la temperatura dei prossimi giorni è segnalata massima e minima con un meno davanti e vari gradi sotto lo zero.

restano 8 giorni di questa avventura e devo dire che sono un po' stufa. cioè... mettiamo i puntini sulle i per una volta: credo di aver ritrovato un certo equilibrio, credo di stare decisamente meglio, ma per saperlo davvero solo tornare alle mie italianissime questioni può essere utile. questo in primo luogo. in secondo luogo, per quanto abbia un po' paura, voglio scavarmi questa merda di finali il più presto possibile. sento che quello che dovevo fare l'ho fatto... magari non è abbastanza, ma non c'è il tempo per fare di più, quindi mettetemi alla prova e basta. sono stanca e ho altre cose che mi premono di più. con tutto ciò ho un solo rimpianto: non essere stata qui di più quando ancora non avevo questa smania di laurearmi. il mio russo non è a posto per niente ancora. cioè, sta bene sì, per tradurre bene basta, ma vorrei di più e l'unico modo è stare qui.

a questo punto nasce una riflessione: è possibile che più sto qui più mi viene voglia di spagna??? ieri siamo stati in un club (come si chiamano qui i locali, dal pub alla discoteca: quello di ieri era un pub con la musica alta da ballare). era pieno di spagnoli... poi ultimamente ho fatto conoscenza con julia e laura, due ragazze di barcellona e, per quanto continui a convincermi sempre di più che barcellona non sia spagna (non la mia almeno!), m'è venuta una voglia...

voglia di entrare in un bar la mattina y pedirle al camarero una tostada y un colacao. hombre, eso no se puede hacer en italia! voglia di girare con la mia giacchetta primaverile arancione per le strade di granada, con quell'aria asciutta e la sierra che ti guarda, dall'alto. voglia di caffetterie e piazzette romantiche, voglia di albaycín e sacromonte. voglia di una tortilla de patatas con l'uovo ancora un po' crudo. voglia di girare per le vie di santiago con javi e il suo umorismo galego. voglia di perdermi tra le rías della galicia. voglia di serate dal cuentacuentos con gli amici triestini. ma anche semplicemente voglia di una casetta in un posto carino, un lavoro interessante e tanta spagna intorno...

la risposta è: sono irrecuperabile. il russo non lo amerò mai altrettanto, mi spiace. è troppo più duro. è troppo più lontano dalla mia idea di lingua piacevole. lo spagnolo è pieno di trucchetti geniali, ma perfettamente decodificabili e un sacco stuzzicanti in fondo. è molto molto difficile saperlo bene (non crediate!), avere una pronuncia perfetta, non sbagliarsi mai. ma è una sfida. è una sfida che si può vincere. non sono ancora a quel livello, ma già gli spagnoli non capiscono che sono italiana e già mi sbaglio poco poco. sono troppo stimolata a fare l'ultimo saltino. il russo è pieno di difficoltà cui uno cerca di abituarsi (la percezione è: inutile sapere tutte le regole, se non mi diventano automatiche non lo dirò mai giusto alla prima) oppure nel momento del bisogno (cioè quando devi dire una cosa senza pensarci o rispondere ad una domanda non prevista) uno cerca di arginare o olimpicamente saltare i nodi più complicati, ma dopo un po' senza risultato: mica puoi parlare senza verbi di moto e solo al presente... il salto che dovrei fare in questo caso richiede di vivere qui almeno 6 mesi (e secondo me sono pochi) e avere contatti solo con russi (che porca puttana è difficilissimo conoscere...). è una sfida, sì, è vero. mi piacerebbe affrontarla. ma è un po' grossa... gli automatismi però ti possono venire solo così. quando ascolto un russo parlare oltre che capire quasi sempre perfettamente quello che dice, so anche perfettamente perché lo dice come lo dice, ma quando sono io che devo dirlo... cazzo, dovrei pensare troppo tempo per dirlo giusto e allora dico cualquier cosa... ripeto: per tradurre basta e avanza. perché i russi ti dicano che parli svobodno (liberamente) la loro lingua e perché siano orgogliosissimi di te basta e avanza (c'è tanta gente che studia da più anni di me e va in giro parlando malissimo...). per farti capire in una qualsiasi situazione logistica e quotidiana basta e avanza. basta e avanza anche per parlare un pochino dei massimi sistemi (non troppo che dopo un po' ti viene il mal di testa...). ma per saperlo come vorrei saperlo io no. così non è sapere una lingua. appena ti giri un attimo ti scordi tutto e tanti saluti...

questa lingua la amo in fondo. non è come l'inglese che continua a sembrarmi una lingua da bambini. (cioè, anche l'inglese mi ha dato le sue soddisfazioni e prima o poi lo parlerò meglio di così, ma mi sembra che non ci siano grosse sfide. sento i due americani che abitano nella camera al lato tutte le sere parlare attraverso la parete... auanagana yo yo, insomma... ma che lingua è??? non gli darò mai di più dello status da lingua per bambini). il russo è bello. ma le uniche persone che conosco e che parlano bene russo davvero o sono state qui a studiare degli anni o hanno sposato un russo... siccome la seconda la escluderei, resterebbe solo la prima... ma io adesso ovviamente ho altri progetti...

insomma, le voglio un po' tutte. come al solito. ordinaria amministrazione...

già che sono lanciata (e tanto ormai la traduzione nemmeno la inizio che tra un'ora ho lezione...), penso un po' a genova e al fatto che adesso è vicino il momento di andarci davvero. mi va di brutto. non so se con le stesse sensazioni di marzo, quando l'ho deciso, ma con sensazioni comparabili. ho promesso a gagge (e a me stessa) che sarei stata almeno un anno tranquilla, in italia. non so quanto durerà la promessa (anche perché tra gennaio e febbraio dovrei andare a cuba...), però, a parte qualche momento sporadico in cui mi sembra di sentirmi legata e di non poter in alcun modo mantenerla, in generale è una bella cosa. ho veramente voglia di casa, stabilità, dieta e grandissimi giri in lungo e in largo per la liguria. (ecco, a questo proposito: se qualcuno di voi va in spagna procuri di fare in modo che io non lo sappia mai, ok???). mi mancano tantissimo anche lo spinning e la salsa. sto proprio male fisicamente senza. (mi sa che sono anche ingrassata un po'...). lo spinning è troppo una gran cosa. con gagge ci siamo anche ripromessi di metterne in pratica i risultati andando a farci dei giri in bici su per le salite genovesi... (io non so se ce la posso fare... in realtà sono sempre andata in bici solo in piano...). ho anche voglia di cominciare il mio corso di matematica con gagge (ah... non ve l'ho mai detto: voglio rifare tutto il programma di matematica delle superiori, questa volta per bene! ci sballo un casino... quella roba mi piaceva di brutto, ma mi sono persa per strada...).

oooohhhh............ sto ricominciandoooooooooooooooo, quante cose quante cose...

beh... guardiamone il lato positivo: sto decisamente bene. (quando sono attiva, energica, mangio poco e ho un casino di progetti non può esser altrimenti...).

nasatine.