giovedì, ottobre 12, 2006

radioretro e altre amenità sovietiche


oggi mi sento più sconclusionata che mai, ma pazienza... cercherò lo stesso di allietarvi con qualche racconto moscovita, almeno qualcosa avrò combinato della mia giornata...

i giorni qui si accavallano uno sull'altro tutti identici o quasi. studio tanto tanto, tutti i pomeriggi. ho intrapreso la grande avventura: ripasso della grammatica russa dalla A alla Z (o forse dovrei dire dalla А alla Я per correttezza...). ho riaperto la buona vecchia Pul'kina, una grammatica verysovieticstyle ma validissima. ho cominciato da pagina 1 e l'intenzione è di procedere per direttissima fino alla fine (non si scherza, sono già a pag. 150 di 591!!).

mi sto prendendo la cosa davvero seriamente e forse per la prima volta con vera passione verso questa lingua con la quale fino ad ora ho sempre avuto un rapporto di amore e odio. è una full immersion quasi totale: studio la grammatica, sto leggendo un libro in russo che mi sta piacendo parecchio, ho comprato delle riviste sovietiche del '57 in un mercatino delle pulci e appena ho tempo me le leggo (sono geniali!), ho vari dvd con film russi e sovietici, la mattina vado a lezione e parlo in russo e per finire il pomeriggio in camera mentre studio mi ascolto radioretro. è una radio moscovita affezionatissima ai classici russi, italiani, tedeschi e qualche volta anche americani degli anni '80: non sapete che sballo... (il meglio è albano che canta felicità!). cazzo... più di così non posso proprio fare! e poi non si tratta di passare solo i finali, io il russo voglio saperlo bene davvero!

il clima comincia a raffreddarsi... la massima oggi era tra 6 e 8 e la minima tra 0 e -2 (fonte radioretro, ovviamente!) e finalmente hanno acceso il riscaldamento nelle camere. dalla finestra entra uno spiffero micidiale, ma io non sento per niente freddo. mi sembra, invece, di essere entrata in letargo e di essere un orso nella sua tana. vado poco in giro perché il clima umidissimo, nebbioso e con quella pioggerellina inesistente e fastidiosissima, insieme alla mia missione studio non mi spingono a cercare di scoprire e vedere il più possibile, ma al contrario mi esortano a rintanarmi in quello spazio pomeridiano di tempo fatto di the e concentrazione in cui per quel che ne sai potrebbero essere le 4 del pomeriggio per sempre... la sensazione che ne scaturisce è indubbiamente molto piacevole (se non fosse che non riesco a smettere di mangiare biscotti e mi sento sempre che dovrei darmi una regolata...) e i giorni mi volano così.

per quanto riguarda i pensieri... ce ne sono vari e molteplici. in una poliedrica percezione di lieve smarrimento... mi sento di essere lontana anni luce da quel equilibrio che perseguo da sempre con tutta la mia tenacia e le mie energie. mi sento distante dalle sensazioni di questa primavera. mi sento un po' confusa ancora, non così coraggiosa come nei momenti migliori. però non posso dire di star male. i pensieri che ho non sono negativi, al contrario mi cullano con sufficiente leggerezza. credo che dipenda dal fatto che sono qui, abbastanza lontana dal mio mondo reale che è quello che c'è là, abbastanza avulsa dalle situazioni abituali, abbastanza estranea alle solite dinamiche. mi sento un po' come se fossi in treno. forse alcuni di voi, con cui ho parlato di cosa è per me il treno, capiranno bene cosa intendo, per gli altri cerco di spiegarlo in due parole: per me il treno è un non-luogo. è un non-spazio incastrato in una bolla di assenza di tempo. quello che voglio dire è che si perde la percezione dello spazio e del tempo e i pensieri vengono lasciati liberi di viaggiare in lungo e in largo per l'infinito non-spazio della mente e delle possibili combinazioni di immagini. per quello non sopporto se il treno è strapieno o se c'è troppo rumore: mi distraggo dal fiume in piena delle riflessioni incondizionate e indipendenti... ecco. qui è uguale. senza freni. è così che qui, come in treno, pur non facendo niente di che, non mi annoio mai. la differenza è che un viaggio in treno finisce prestissimo, mentre qui la cosa dura diverse settimane...

confesso di aver un po' paura del ritorno a quel mondo reale che mi aspetta là. sapere che tutto è di nuovo lì, fresco e tangibile e non auspicabile, desiderabile o indefinito come appare da qua. soprattutto se a questo si unisce il fatto che mi sembra che per il vero benessere del mio russo sarebbero necessari ben più di due mesi... eppure ho voglia di fare i finali al più presto e liberarmi del fardello università. dunque in fondo vien bene tornare. (che figata aver già finito e consegnato la tesi... nella sfiga della situazione è la fortuna più grande e che apprezzo decisamente di più!). poi ho voglia di lavorare, di sperimentarmi con le lingue per davvero, di tradurre, di avere contatti, telefonate di lavoro, di far lavorare il modem, la linea telefonica, il fax... superdonnaincarriera, ecco.

mmm... gusto buono in bocca, questo sì. ma anche insolito, al quale non sono abituata. meno 30 giorni al ritorno: mi sembra niente. non ho nostalgia per nulla, non ho voglia di italia neanche un po'. forse a tratti ho voglia di spagna, di colacao e di aquí no hay quien viva il mercoledì alle 10 su antena tres. in realtà la cosa che desidero più di tutte in questo esatto momento, 12 ottobre 2006, mosca, ora locale 23.10 (+2 rispetto all'italia) è di essere catapultata per direttissima (tipo col teletrasporto che gagge continua a non sbrigarsi a inventare...) alla sslmit, in sala lauree (o preferibilmente nell'aula 3 che è più grande e ci stanno più amici) il 19 dicembre alle 10 mettiamo. la cosa finisce in 15 minuti circa e poi voglio solo bere litri di prosecco...

con questo vado a leggere di ksenija, che è giornalista web e indaga su un maniaco sessuale, ha la mia età e ama essere picchiata dai suoi amanti, di ol'ja, che ha 35 anni e un fratello gay e del maniaco sessuale che uccide le ragazzine nelle strade di mosca e si masturba sotto la doccia pensando agli antichi romani... si chiama shkurka babochki (pelle di farfalla), è il libro che sto leggendo... è fico, giuro!

baciliberatutti e buona notte.