gelidi presagi d'inverno
sono prossima alla metà di questa avventura russa... anzi, domani sarò stata qui 25 giorni e ne mancheranno esattamente altri 25.
forse comincia a farsi viva una punta di nostalgia. sarà per la vita monacale che ho fatto in questi giorni, per i pomeriggi di studio che cominciano davvero ad essere tutti uguali o solo perché oggi ho parlato tanto su skype con gagge e a discutere di scout e altri eventi genovesi mi è venuta proprio voglia di esser lì a capire bene come gira tutto...
in ogni caso nicego strashnogo (niente di terribile), solo voglia di calore, mentre qui è proprio arrivato il giorno del freddo. stamattina nevischiava, piccolissimi fiocchettini radissimi e quasi impercettibili, ma comunque... un vento gelido di quelli che ti entrano dentro il colletto della giacca e ti sferzano sulle guance, come solo a genova nei giorni di tramontana di pieno inverno. credo che siamo davvero vicini all'arrivo della neve vera vera, quella che poi non si scioglie più fino a maggio... io temo di brutto il blocco unico di ghiaccio modello pista da pattinaggio che si creerà dopo i primi due giorni e soprattutto temo (più che le cadute) le terribili figure di merda modello oca inculata che farò di qui a pochi giorni... i russi rideranno da morire! l'ho già detto: mi piace la neve solo i primi 10' dopo che ha iniziato a nevicare e solo se sono in casa a bere the e mi godo lo spettacolo dalla finestra...
immagini russe sparse e proprio tipiche:
il meglio è stato sabato. dovete sapere che ogni due settimane ci sono due ore sabato e due ore domenica in cui è possibile farsi cambiare la biancheria, così le lenzuola e gli asciugami gentilmente forniti dalla ditta università vengono lavati aggratis dalla lavanderia centrale dell'MGU (pensate voi!!). beh... sabato nelle suddette due ore si è creata per i corridoi e le scale del nostro korpus (sarebbe l'ala del palazzo principale dell'MGU in cui viviamo) una processione lunghissima (giuro!) di gente che scendeva con le lenzuola e l'asciugamano sporchi e spiegazzati e saliva con lenzuola e asciugamano puliti... semplicemente geniale! addirittura l'ascensore era inagibile per la coda di gente che c'era e che lo chiamava a tutti i piani (che sono 9 in tutto!).
(ho sempre l'impressione di non riuscire per un cazzo a rendere l'idea di quello che mi colpisce stando qui. mi sembra sempre che sia difficilissimo fare immaginare a chi non è mai stato qui quello che intendo. boh... continuo a provarci lo stesso... spero che le foto mi aiutino almeno un po'!)
la mensa. ricordo ancora le molteplici volte in cui la kardanova (la nostra lettrice di russo a forlì) ci ha parlato della stolovaja dell'MGU (lei ha studiato qui negli anni 80). soprattutto ricordo una volta in cui con grande sofferenza e pathos, nonché un'espressione schifatissima sulla faccia, ci ha spiegato come alla mensa fosse possibile mangiare quasi esclusivamente piselli in scatola serviti direttamente dalla latta freddi e altre vivande simili... insomma, io sono arrivata qui un attimino diffidente verso la stolovaja, capirete... e invece... non è niente male! e soprattutto è per me una delle poche occasioni di mangiare roba davvero russa. probabilmente, come tutto il resto, si è anch'essa adattata ai tempi che corrono, all'ostentazione di ricchezza che avvolge ogni cosa in questa capitale, alle esigenze fighette degli utenti... non ci mangio spesso perché per lo più mi cucino da sola, però mi piace di brutto. piatti tipo plof, cotlety i kartofel', borsch alla fine li posso mangiare solo lì...
un vero compleanno russo. ieri sera sono stata in camera di jenis (il kazakistano) a festeggiare il suo compleanno. a parte vodka a litri, wurstel, purè, insaluta russa (che qui giustamente si chiama insalata francese o olivier), vino cileno (???) e torta superburrosissima e farcita di sgushenka (latte condensato), la cosa più fica è stato ascoltare degli autentici russi che cantavano canzoni russe accompagnati con la chitarra da un tale iskandèr (nome che a quanto pare in kazakistan e altri paesi dell'ex CCCP corrisponde al russo alexander). una roba modello ci sediamo tutti in cerchio e cantiamo battisti e de gregori, ma alla russa... fichissimo! poi iskander ha fatto 5 anni di conservatorio, suona bene e ha una gran bella voce! oltretutto mi ha suonato i 5nizza, un gruppo ucraino che mi piace molto. insomma, la serata mi ha fatto proprio felice...
basta, va'. torno a studiare, che qui i giorni passano e si combina poco...
ah... dimenticavo. ieri pomeriggio ho scattato ottomila foto in centro, appena riesco metto su le migliori.
un abbraccio a tutti.

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