biblioteche da strapazzo
giocando con la D70s
Originally uploaded by lachiaramazza.
persa tra i tortuosi meandri degli aspetti del verbo (forse la cosa più difficile in assoluto della grammatica russa) ho dimenticato di aggiornare le mie belle pagine, lettere bianche su sfondo nero, foto e pensieri, per qualche giorno.
i presagi invernali di qualche giorno fa sono già spariti di nuovo, la temperatura è risalita un po', il mio guscio di protezione pro-inverno si è schiuso, i miei pensieri si sono progressivamente riordinati, i cerchi rimasti aperti hanno cominciato a chiudersi e gli ultimi due giorni sono stati davvero giorni positivi.
ho riletto il testo del mio esame di giugno e, mentre pensavo a quanto sono imbecille, mi sono rincuorata di brutto: posso affermare con sincurezza che un buon 80% degli (imperdonabili) errori che ho fatto non li rifarei più adesso... fiuuu... che sollievo... (potevo pensarci prima però a ripassare la grammatica, nooo???).
domani io e tessa andiamo tutto il giorno in gita a rostov, una delle città dell'anello d'oro. andiamo insieme a natasha, una ragazza russa (tral'altro originaria dell'altra rostov: rostov na danu, a sud sud vicino alla crimea credo) che abbiamo conosciuto in cucina. ora prevista per la sveglia: 6.00 della mattina... (vi dico solo che natasha stasera esce e ha detto che verrà direttamente dalla disco...).
per quanto riguarda le mie avventure di questi giorni...
beh... mi sono trovata a lottare con il sistema bibliotecario russo... (un casino burocratizzato al massimo come tutto il resto!). la mia compagniuccia di corso eva (a russo siamo solo in due) mi ha chiesto di cercarle e fotocopiarle dei libri per la tesi e allora...
in biblioteca gli stranieri che stanno qui poco tempo come me devono pagare per consultare i libri (e già sono russi di merda che mi stanno sul cazzo). i libri non si possono avere in prestito, ma solo consultare lì (e già mi girano le palle...). per ottenere i libri devi compilare i soliti mille fogliettini di carta straccia prestampata negli anni '80, sbiaditi, grigi di carta riciclata e intrinsecamente predisposti ad essere persi il prima possibile... (e già penso... che menata...). quando hai compilato il fogliettino di solito te lo fanno ricopiare o perché hai scritto qualcosa male o perché dovevi scrivere solo un libro in ogni fogliettino o, viceversa, più libri in un unico fogliettino... (e già cominci a dirti interiormente: "sono in russia. ho una mentalità multiculturale e aperta. devo prenderla con filosofia... DEVOOO"). finita la trafila ti dicono che il libro che cerchi è nel sotterraneo e che non te lo porteranno prima di un'ora... (un'ora??? e io che minchia faccio per un'ora???) le fotocopie dei libri non puoi farle da solo, ma te le fanno loro. indovinate un po': altri fogliettiniiiiiii!!! devi scrivere che pagine vuoi che ti fotocopino, pagare in anticipo e aspettare che te le facciano. puntualmente le hai chieste troppo tardi (tipo alle 4.30 del pomeriggio quando la biblioteca chiude alle 7...) e quindi devi ripassare a prenderle il giorno dopo (e già hai perso la giornata intera, ma ormai pensi solo: speriamo che finisca al più presto...). ma la cosa più pesa è che è vietato introdurre libri propri in biblioteca... vi domanterete che minghia fai mentre aspetti le 6 ore che ci vogliono per far tutto, visto che sei in biblioteca, non hai la borsa perché l'hai lasciata negli armadietti e non hai nemmeno un libro da leggere... semplicemente ti rompi le palle (oppure vai a farti un giro come faccio io di solito...). beh... meno male però che adoro da morire le biblioteche e che ho incontrato un sacco di nonnine simpatiche che mi hanno dato una mano a decodificare (!!) i cataloghi, a capire quali erano le collocazioni giuste e a compilare i fogliettini in fretta e correttamente, sennò...
ancora sulla metro. oggi alla fermata biblioteka imeni lenina ho visto un treno rosso (di solito sono blu o grigi) che evidentemente commemorava i 75 anni di qualcosa (suppongo dall'apertura della metro, ma non ne sono sicura, mi sembrano un po' tanti...). mentre tornavo a casa pensavo che la metro (come del resto tutta questa città) è diversa da tre anni fa. da un lato forse ci si sente più a proprio agio adesso, ma dall'altro mi piace meno. mi spiego: tre anni fa c'era un sacco di feccia nella metro. era pieno di ubriachi, di barboni, di gente che chiedeva l'elemosina, di veterani senza braccia e senza gambe che giravano su carrellini con l'uniforme a chiedere dei soldi. di gente che cercava di venderti qualcosa. di poveracci. signore vestite anni '80. militari (tanti) in uniforme... era anche più affollata. come straniero ti trovavi costretto a tenere costantemente d'occhio la tasca dove avevi portafoglio e documenti, se non proprio a tenerci la mano saldamente stretta sopra. ti capitava di cambiare di posto a sedere perché ti si era seduto accanto qualcuno che puzzava orrendamente di vodka e se fossi rimasta lì saresti stata ossessionata dall'idea che in una frenata un po' più brusca ti vomitasse addosso... eran cose pese, ma mi andavano più a genio pensando a questo paese rispetto a quello che vedo adesso. donne in carriera con le unghie smaltate lunghe 12 cm, i tacchi a spillo e le tette sicuramente rifatte. ragazzini vestiti dolce&gabbana, maraglissimi, suonerie del cellulare inascoltabili, pettinature improbabili. nonnine ingioellate e severe. famigliole felici. ricchezza, opulenza, benessere ostentati da tutti i pori... boh... ma si sta davvero così bene??? secondo me i poveretti che c'erano sono tutti morti... (questo per altro spiega il fatto che la metro sia meno affollata di prima... insieme al fatto che in molti probabilmente adesso preferiscono taxi o marshrutki, autobusini a 15 posti che sfrecciano per le strade della capitale e costano ben più cari dei normali autobus). insomma... per me questo è ancora un paese dal retaggio sovietico, impantanato nell'anacronismo e nella burocrazia ed è un paese affascinante anche per quello. non riesco a credere che sia tutto così cambiato. che questa città sia decisamente più cara di bologna, che i novye russkie siano decisamente più ricchi dei più ricchi italiani...
con questo torno all'aspetto del verbo e cerco di sfangarla con questa grammatica (sta cominciando a stufarmi un po'...).
cari amici, le domande quando si è all'estero son sempre tante. ma le risposte? non è così semplice trovarle...

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